L’Italia Bizantina è il nome con cui si indica la parte della penisola italiana che fu controllata dall’Impero Bizantino, ovvero l’Impero Romano d’Oriente, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476. L’ultimo avamposto bizantino in Italia fu la città di Bari, perduta nel 1071.

Però prima lascia che mi presenti, mi chiamo Alfredo ho 21 anni e studio economia , sono appassionato di viaggi e di storia e mi piace l’idea di condividere con altre persone le mie passioni. Spero che questo blog sia di vostro gradimento ! Buona lettura..

Le origini dell’Italia Bizantina

L’Italia Bizantina nacque come conseguenza delle guerre gotiche (535-553), combattute tra l’imperatore Giustiniano I e i regni ostrogoti e vandalici che si erano formati nelle province romane occidentali.

Giustiniano aveva l’ambizione di restaurare l’unità dell’impero romano e di riconquistare i territori perduti. Dopo una lunga e sanguinosa campagna militare, condotta dai suoi generali Belisario e Narsete, Giustiniano riuscì a sottomettere i goti e a riportare l’Italia sotto il dominio bizantino.

Giustiniano I

Tuttavia, le devastazioni causate dalla guerra e dalla peste, oltre alle pressioni fiscali imposte da Bisanzio, resero l’Italia una provincia povera e insoddisfatta.

Inoltre, le differenze culturali e religiose tra i greci orientali e i latini occidentali crearono dei contrasti tra la popolazione e le autorità imperiali.

Per governare meglio l’Italia, Giustiniano creò la prefettura del pretorio d’Italia (553-584), con sede a Ravenna, che aveva il compito di amministrare la giustizia e le finanze.

L’Esarcato di Ravenna

La prefettura del pretorio d’Italia fu sostituita dall’Esarcato di Ravenna (584-751), una circoscrizione militare retta da un esarca, ovvero un governatore con pieni poteri scelto dall’imperatore tra i suoi generali o funzionari di fiducia.

L’esarca aveva il compito di difendere i territori bizantini in Italia dalle invasioni dei longobardi, un popolo germanico che aveva invaso la penisola nel 568 e che aveva fondato un regno con capitale Pavia.

Basilica di San Vitale a Ravenna

L’Esarcato di Ravenna comprendeva le regioni dell’Emilia-Romagna, delle Marche, dell’Umbria e della Toscana settentrionale.

Altri territori bizantini in Italia erano il Ducato di Roma, retto dal papa; il Ducato di Napoli; il Ducato di Gaeta; il Ducato di Amalfi; il Ducato di Sorrento; il Tema della Sicilia; il Tema della Langobardia; il Catepanato d’Italia.

L’Italia Bizantina fu costantemente minacciata dai longobardi, che cercarono più volte di conquistare Ravenna e Roma.

Gli esarchi dovettero combattere per mantenere il controllo delle loro province e per proteggere il papa, che era considerato il capo spirituale dei cristiani d’Oriente e d’Occidente.

Tuttavia, i rapporti tra Bisanzio e il papato si deteriorarono a causa delle divergenze dottrinali sul monotelismo e sull’iconoclastia, due eresie condannate dalla Chiesa romana ma sostenute dall’imperatore.

Distribuzione linguistica nell’Impero Bizantino

Il declino dell’Italia Bizantina

L’Italia Bizantina entrò in crisi nel VIII secolo, quando i longobardi riuscirono a conquistare Ravenna nel 751, ponendo fine all’Esarcato.

Il papa si rivolse allora ai Franchi, un altro popolo germanico che aveva fondato un impero in Europa occidentale, per chiedere aiuto.

Il re franco Pipino il Breve sconfisse i longobardi e donò al papa i territori dell’Esarcato, dando origine allo Stato Pontificio.

Italia Bizantina

L’Italia Bizantina si ridusse così a una serie di ducati autonomi al di fuori del controllo effettivo dell’imperatore, la cui autorità ormai non si estendeva al di là della Sicilia e della Puglia. Alcuni di questi ducati, come Venezia, Napoli e Amalfi, si svilupparono come repubbliche marinare, ricche e potenti grazie al commercio nel Mediterraneo.

Altri, come Gaeta e Sorrento, furono assorbiti dai longobardi o dai normanni, un altro popolo germanico che aveva invaso l’Italia meridionale nel XI secolo.

L’ultimo baluardo bizantino in Italia fu il Catepanato d’Italia, con sede a Bari, che resistette fino al 1071, quando fu conquistato dai normanni.

Con la caduta di Bari, l’Italia Bizantina cessò definitivamente di esistere.

Conclusioni

L’Italia Bizantina fu una realtà storica complessa e contrastata, che durò per circa sei secoli.

Fu il risultato delle ambizioni imperiali di Giustiniano I, che volle ristabilire l’unità dell’impero romano. Fu anche il teatro di lotte e conflitti tra i bizantini e i popoli che invasero la penisola italiana, come i goti, i longobardi, i franchi e i normanni. Fu infine il luogo di una profonda trasformazione culturale e religiosa, che portò alla separazione tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente.

Costantinopoli
avatar dell'autore
Alfredo Tagliaferri

Ti potrebbe piacere:

2 commenti

I commenti sono chiusi.